"Cui dono lepidum novum libellum arida nodo pumice expolitum? [...]" I custodes, avuti alcuni giorni di libertà, decidono di riprendere quanto lasciato in sospeso con la loro partenza per la Giudea. Le loro indagini vengono però interrotte da una piacevole conoscenza che vuole portarli ad una festa in campagna.
"[...] si tecum attuleris bonam atque magnam cenam, non sine candida puella [...]" I custodes, dopo aver goduto per alcuni giorni delle opportunità offerte da Alessandria d'Egitto, chi tra i suoi mercati pieni di merci esotiche e chi tra le mura della grande biblioteca, si imbracano su un convoglio militare e tornano a Roma. Nell'Urbe ritornano ai Castra Pretoria e fanno rapporto alla Magistra Lucilla, inoltre vengono a conoscenza di alcune novità politiche importanti.
"Omnes viae Romam ducunt." I custodes lasciano Aelia Capitolina, salutati dall'ombra delle croci sul Golgotha. Il contubernio si dirige nuovamente a Roma portandosi dietro alcuni prigionieri, il viaggio li porterà ad ammirare una delle più grandi città dell'Impero.
"[...] at templum Pacis Vespasiani Imp. Aug., pulcherrima operum, quae umquam vidit orbis non [...]" Vengono affrontate le ultime conseguenze degli arresti di massa causati dall'indagine dei custodes, mentre arrivano ordini da Roma. Pochi degli arrestati scamperanno da un'orribile sorte e neanche i volti degli innocente saranno risparmiati, ma la Pax Romana viene restaurata.
"Ita solus potitus imperio Romulus, condita urbs conditoris nomine appellata." La pace è stata restaurata ad Aelia Capitolina, ma ora c'è da affrontare le conseguenze dell'operazione che ha portato all'arresto di numerose famiglie influenti. Serviranno altre indagini e forse ordini dalle alte sfere della Cohors Arcana, ma nel frattempo arriva il 21 Aprile e la grande festa per il Natale di Roma.
"Maiestatis autem crimen illud est, quod adversus populum Romanum vel adversus securitatem eius committitur [...]" I custodes, dopo aver localizzato il predicatore Iacob e affrontato una prima ondata di abomini da questo evocati, continuano lo scontro dalla quale solo una delle due parti potrà emergere vittoriosa. Sarà Roma o il servo dell'abisso? E chi è veramente Iacob?
"[...] quorum e numero L. Pituanius saxo deiectus est, in P. Marcium consoles extra portam Esquilinam, cum classicum canere iussissent, more prisco advertere." Con l'appoggio di Appio Claudio, governatore della città, i custodes mettono in atto il piano per catturare Iacob e sradicare il culto responsabile dell'evocazione di Azazel, ma nella notte troveranno sorprese.
"Sed fugit interea, fugit inreparabile tempus [...]" Dopo aver individuato il loro obiettivo i custodes devono ora preparare un piano e passare all'azione, il tempo stringe perché la festa per l'anniversario della fondazione dell'Urbe si sta avvicinando ed il governatore della città non vuole che qualcosa possa turbare la grande giornata di festa.
"[...] cetera multitudo sorte decimus quisque ad supplicium lecti." I custodes ormai sono arrivati quasi alla risoluzione del mistero sull'identità di coloro che hanno evocato Azazel, mancano solo le ultime indagini e l'elaborazione di un piano d'azione per portare la giustizia di Roma a compimento.
RIP GDR 