“[…] si tecum attuleris bonam atque magnam

cenam, non sine candida puella […]”

“[…] se con te porti una buona e ricca

cena, non senza una candida fanciulla […]”

[Catullo, Carmina, Lib. XIII]

I custodes stanno tornando a Roma accompagnati da diversi prigionieri, Giora Ben Harfa, uno dei capi del culto sgominato ad Aelia Capitolina, Salomé, una giovane ragazza che era appena stata iniziata, un bambino, ultimo membro rimasto in vita della famiglia Anarice, e quattro schiavi della stessa famiglia. Dopo essere partiti da Aelia Capitolina si sono diretti ad Ascalon dove si sono imbarcati su una nave di un mercante greco di olive, tal Antimaco da Creta, che li ha portati ad Alessandria d’Egitto. Qui i custodes devono passare tre giorni in attesa che, come comunicatogli dal Prefetto della Classe Alessandrina (il comandate della flotta di Alessandria), parta un convoglio militare verso l’Urbe con il compito di scortare le grandi navi granaio fondamentali per l’approvvigionamento di grano della Città Eterna.

Approfittando del tempo libero a disposizione, i custodes si immergono nel cuore della città ognuno attratto da ciò che Alessandria può offrire. Calvus si dirige alla leggendaria Grande Biblioteca in cui è custodita la conoscenza dei secoli e dove rimane per la durata del soggiorno sfogliando e ricopiando, aiutato dal suo assistente Seppius, papiri e codici di medicina per approfondirne lo studio in un secondo momento. Minimo è invece attratto dalle armi esotiche tipiche dell’Egitto, in particolare la spada-ascia kopesh, ma dopo alcune valutazioni desiste da procedere con l’acquisto.

Nel mentre i due cosiddetti esploratori aumentano il loro seguito di animali, infatti Vetius aggirandosi tra i mercati esotici abbondanti in città decide di comprare un ibis, uccello sacro in Egitto, e Candemium esplorando in giro riesce a trovare un aspide, il serpente che venne usato dalla Regina Cleopatra per togliersi la vita e non cadere prigioniera delle armate vittoriose di Ottaviano Augusto, primo Imperatore di Roma. Quindi ora, insieme ai custodes ci sono oltre ai sette prigionieri un nibbio nero, un ibis, uno scorpione ed un aspide.

I giorni di attesa passano veloci e finalmente giunge il momento di imbarcarsi sul convoglio militare che dovrà scortare le grandi navi onerarie che portano i rifornimenti di grano a Roma. I custodes apprendono che presto inizierà una vasta offensiva contro la Germania, il senato ha infatti approvato l’entrata in guerra dell’Impero i cui eserciti saranno guidati dal Magister Militum per l’Illirycum. Il viaggio di ritorno verso l’Urbe trascorre tranquillamente e dopo diciotto giorni di navigazione, il giorno a. d. XIV Kalendas Iulias (quattordici giorni prima delle Calende di Luglio ovvero il diciassette Giugno) la flotta arriva al porto di Ostia dove i custodes sbarcano proseguendo poi via terra fino a Roma dove fanno ritorno ai loro alloggi nei Castra Praetoria. Qui i prigionieri vengono presi in custodia e il contubernio può riposare dopo il lungo viaggio in mare.

Il giorno successivo vengono convocati dalla Magistra Lucilla che si congratula con loro per la rapidità e l’efficienza dimostrata ancora una volta, inoltre conferma che i prigionieri sono stati presi in custodia ed ora attendono di essere interrogati, mentre il bambino è già stato affidato al Magister Pullo. I custodes consegnano quindi le reliquie, la lancia di Longino e i trenta denari, alla Magistra che si informa anche delle proprietà che questi oggetti hanno mostrato. Il colloquio continua con l’esposizione del fatto che Iacob, il capo del culto, era in realtà Giuda Escariota uno dei seguaci del Cristo; ciò colpisce molto la Magistra visto che l’individuo in questione sarebbe dovuto essere morto da più di quattrocento anni. Lucilla quindi fa cenno ai custodes di accomodarsi e li invita ad esporre tutti i dettagli della missione appena conclusa.

Il colloquio si conclude dopo mezza giornata dopo che la Magistra risponde anche alle domande sugli ultimi eventi in città che è stata particolarmente tranquilla anche per via della presenza dell’Imperatore per via del Senato Consulto che ha sancito l’inizio dello sforzo bellico contro la Germania Magna. I custodes vengono quindi congedati e messi al corrente che presto inizierà la loro Recognitio, la serie di interrogatori e prove a cui vengono sottoposti i membri della Cohors Arcana dopo le missioni, inoltre la loro missione in Germania è stata notata e , dato lo sviluppo degli eventi, potrebbero essere richiamati a nord anche per le connessioni create sul territorio anche se tutto ciò non succedere a breve.

Ave atque vale!

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