In mezzo al desolato paesaggio delle Colline Settentrionali, la compagnia osserva un cospicuo gruppo di orchi e warg che probabilmente era sulle loro tracce venir attirato verso est da un melodia greve, Haldramir riesce ad osservare una figura muoversi rapida in lontananza suonando, probabilmente un’arpa, mentre Telumendil riconosce le parole della canzone, una canzone sui Tempi Remoti e la fine della Prima Era.

Noti tristi e solenni accompagnano il racconto della caduta del Belerian e della guerra d’Ira, dell’ultima volta che le Potenze mossero guerra sulla Terra di Mezzo, di quando i loro eserciti scintillanti sconfissero Morgoth, il nemico del mondo, e della perdita dei Silmaril. Il tutto portato dal vento e riecheggiante nelle distese brulle in modo da attirare gli orchi lontano verso est.

La compagnia riprende la marcia, dirigendosi a sud verso Fornost, le rovine dell’ultima capitale dei Regni del Nord prima della caduta e conquista da parte degli eserciti di Angmar. Una zona conosciuta e sorvegliata dai Raminghi e da cui parte una strada verso Brea per poi dirigersi nuovamente verso Imladris.

Verso la fine del primo giorno di viaggio, mentre la nebbia comincia ad alzarsi, il gruppo raggiunge un’antica casa di pietra appartenuta ad un nobile dell’Arthedain ormai scomparso da molto tempo. L’esplorazione rivela che il luogo possa fornire un buon riparo per la notte ed anche un po’ di ristoro grazie ad alberi da frutto cresciuti spontaneamente in quello che un tempo era il giardino della dimora.

Willow riesce a ricordare la storia del luogo, sentita dai raminghi di passaggio alla locanda di Brea, la dimora apparteneva ad un nobile di nome Hirtuin e venne assaltata dagli orchi mentre lui era lontano richiamato dal Re per le guerre contro Angmar. La scomparsa della famiglia portò il nobile alla pazzia spingendolo a cavalcare da solo verso il regno del Signore dei Nove da dove non fece mai più ritorno.

Haldramir, inoltre, rinviene un diadema d’argento di fattura elfica con un’ametista incastonata, che Telumendil, analizzandolo, stabilisce essere stato forgiato dai mastri fabbri dell’Eregion, il regno di Celebrimbor, creatore dei Grandi Anelli. Probabilmente un prezioso e riverito cimelio di familia con anche alcune capacità soprannaturali.

Dopo queste nuove scoperte la compagnia si appresta a rifocillarsi e riposare per rimettersi in marcia l’indomani mattina. Il giorno seguente il gruppo riprende il suo viaggio e dopo alcuni giorni arriva nei presso delle rovine di Fornost per poi prendere la strada verso Brea…

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