La malvagia strega svolazza sulle teste dei nostri malcapitati a bordo del suo vascel-galeon-teschio di drago volante!

Ad ogni passaggio scaglia terribili incantesimi sulle loro teste mentre sciami di insetti affami sommergono la compagnia martoriando la loro carne con becchi e morsi.

Una volta scacciati gli sciami dalle nebbie risuonano i pesanti passi di qualcosa di molto, molto grosso e non si tratta del druido…

La compagnia si prepara ad affrontare questa nuova minaccia appostandosi tra le rovine quando alle loro spalle compare il fantasma martoriato dell’antico proprietario della casa che, infastidito da questa intrusione è intenzionato a scacciare gli invasori per tornare al suo eterno tormento.

Esercitando un’insolita dote di empatia il saggio Wardistran comprende che si tratta del fantasma del borgomastro di Berez, colui che uccise la figlia pur di non consegnarla nelle mani del malvagio Conte e per questo la sua anima è stata condannata a non trovare mai più la pace; ma la verità è che l’anima di sua figlia essendo risorta vive ancora (per ora) ed è al sicuro (per poco).

Queste notizie confortano il fantasma il cui spirito si sente sollevato dalla sua eterna pena e per ringraziare gli eroi gli dice di andare nella sua cantina a trovare…e senza finire la frase si dissolse.

Inspiegabilmente da queste poche e confuse parole una parte della compagnia capisce che nelle cantine si trova qualcosa di estremamente utile in questo specifico frangente e che potrebbe aiutarli a sconfiggere la strega per cui si precipitano a cercarla!

I pesanti passi della “Cosa” si fanno sempre più vicini e dalla nebbie emerge questa struttura semovente costruita sul tronco di un albero le cui grandi radici si muovono come zampe di un ragno gigantesco.

Riusciranno i nostri eroi a sopravvivere a questa “Cosa” o, meglio, a questa “Casa”?

by Catta

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