E fu così che Clinton se ne andò…

Mai più le sue bacchette fumanti avrebbero gettato nel terrore i nemici (e anche gli amici).

Nella brughiera vicino al villaggio di High Pit, in un piccolo tumulo eretto dal fido Delbaeth, riposeranno in eterno i suoi resti.

E’ lì che infine, tra i lamenti funebri dei suoi compagni avventurieri venuti a dirgli addio, trovò fine la leggenda del grande Clinton, Legno del Levante.

Giusto il tempo di piangere l’amico perduto, leccarsi le ferite e conoscere il nuovo arrivato Kebab, coboldo dall’aria pericolosa, ma smanioso di aiutare i nostri eroi nelle loro imprese.

Lasciata quindi High Pit in mano al capo doganiere Ashan, era giunto il tempo per la compagnia di tornare da Sir Sandcel con l’uovo recuperato.

E il cavaliere lucertole ne fu più che felice, a tal punto, non senza qualche sibilo di fastidio, da accosentire alla richiesta di Möbius di scrivere di suo pugno una lettera di referenze nei loro confronti al Marchese di Kupar.

D’altra parte il tempo dei convenevoli era esiguo, gli uomini lucertola erano già pronti alla partenza nel loro temibile carro testuggine.

Certo la compagnia per il viaggio verso Kupar non era delle migliori, ma almeno lungo la strada c’era una locanda, la Taverna di Bad Yards, dove i nostri eroi si sarebbero potuti rifocillare e concedersi un riposo al riparo dalle intemperie.

In fondo il locandiere e sua figlia erano cordiali, anche se di certo burberi e particolarmente irsuti, ma quando, durante la notte, la pioggia lasciò il cielo a una splendida luna piena, le cose cambiarono drasticamente…

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