Carne o nebbia per Delbaeth non faceva grande differenza.

E quando finì il cavaliere della nebbia, terminò anche il suo sinistro incantamento.

La nebbia tornò ad essere quella comune nelle Lande tra i Due Fiumi e i nostri eroi poterono raggrupparsi.

Ma dov’era Maicol?

Lo strano richiamo della nebbia l’aveva portato sulla superficie ghiacciata di uno stagno, ma ora che l’incantesimo era spezzato, il mago si ritrovò a nuotare tra le acque scure, aspetto in cui non era particolarmente dotato.

Quando ormai tutto sembrava perduto venne in suo soccorso Möbius suonando il corno della foresta.

Improvvisamente richiamate dal suono del corno, molte anguille si avvolsero attorno a Maicol e lo trascinarono in superficie, salvandolo.

I nostri eroi si rimisero in marcia, ma purtroppo Delbaeth si accorse di aver perso la maggior parte delle razioni di viaggio.

Le anguille che poco prima erano state slavatrici, ora divennero preda per rifocillare il gruppo.

Pur con Maicol in stato febbricitante, i nostri eroi raggiunsero la radura dove sorgeva Johlsav, la dimora dei nani, e qui trovarono…pietre!

Ma non pietre qualsiai, bensì pietre parlanti che suggerivano di pazientare per poter incontrare il re dei nani.

Per allietare l’attesa Kebab preparò un involtino a base di funghi del bosco e carne di cervo avariata, piatto tipico della sua gente.

Molti lo declinarono, ma Möbius non si fece impressionare e sorprendentemente non ne fu disgustato.

Ma non era l’unica sorpresa che lo attendeva quella notte…

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